La Giornata Internazionale della donna si celebra ogni anno l’8 Marzo, una data simbolica non solo per la storia, ma anche per ricordarci quanto importante sia rinnovare gli sforzi per continuare a percorrere la strada delle conquiste sociali, economiche e politiche. Ovunque nel mondo è necessario tenere l’attenzione alta verso tematiche come la parità di genere, partendo dal ruolo cruciale dell’educazione delle nuove generazioni, e congiuntamente, continuando a ricordare tutte le vittime di violenze e discriminazioni.
Non va dimenticato quello che le donne hanno dovuto affrontare affinché la loro voce venisse ascoltata.
Questa festività affonda le sue radici nel 1907, quando a Stoccarda si svolse il VII Congresso della II Internazionale socialista in cui si discusse anche la questione femminile e del suffragio universale. L’anno successivo, nel 1908, la socialista Corinne Brown coordinò la Conferenza del Partito Socialista a Chicago, aperta a tutte le donne, in cui i temi principali furono lo sfruttamento del lavoro femminile, le discriminazioni sessuali e il diritto di voto. Questa assemblea passò alla storia con il nome di: WOMAN’S DAY. Le donne quindi, durante gli anni successivi, continuarono a celebrare questo giorno.
Un altro momento storico importante invece lega l’8 Marzo al fiore simbolo della festa della donna: la mimosa. Era terminata da poco la Seconda Guerra Mondiale e tre donne, Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, partigiane e attive nella vita politica di quegli anni, trovarono nella mimosa quel fiore economico e di stagione che passerà alla storia come simbolo del WOMAN’S DAY.
Sapevate che la nostra azienda è, attualmente, costituita per la maggioranza da donne? E che tutte le donne che fanno parte della nostra azienda sono anche mamme? Questo significa che oltre a pensare costantemente al lavoro, pensiamo anche ai figli, alla spesa, al pranzo e alla cena, al bucato, alle pulizie ecc. Purtroppo però siamo consapevoli che esistono ancora molte discriminazioni nei confronti delle donne, soprattutto a livello lavorativo. Sei una donna? Sei una mamma? Lavori? Sei disoccupata? Raccontaci la tua storia…
“Licenziata quando sono rimasta incinta tramite raccomandata. Ora in tirocinio, lavoro, studio, casa e famiglia.“
“Sono una mamma lavoro otto ore al giorno, sto fuori per almeno 9 ore. Al lavoro essere mamme è infernale.”
“Mamma ingegnere libero professionista, difficile lavorare da casa.”
“Fortunatamente il mio capo ha reagito molto bene alla notizia della mia gravidanza.”
“Sono laureata ma ho scelto la famiglia alla carriera purtroppo o uno o l’altro.”
“Sono rientrata dopo la maternità ma il mio bimbo è piccolo e a volte mi sento in colpa.”